Sono numerosi i modelli in vendita. Ogni prodotto si contraddistingue per le sue caratteristiche, per le sue funzioni e per i suoi accessori. I frigoriferi monoporta sono quelli dotati di una sola porta e privi di congelatore. Soltanto alcuni prodotti presentano una piccola cella interna in sostituzione del congelatore. I frigoriferi doppia porta sono il modello più classico e più gettonato. Sono caratterizzati da un vano frigo nell’area inferiore dell’elettrodomestico e dal vano congelatore posto in alto. Il congelatore è sempre più piccolo rispetto al frigo. I frigoriferi combinati non differiscono molto dai modelli con doppia porta: a renderli diversi è l’ubicazione del congelatore. In questo caso il vano è posizionato nella parte bassa del frigo. In vendita esistono modelli sia a uno che a due motori; nel primo caso si ha un notevole risparmio di energia elettrica.
Il frigorifero side by side è quello americano: è molto grande, spazioso e contraddistinto da due porte verticali. Una apre il congelatore, l’altra il vano frigo. E’ indicato soprattutto per le famiglie numerose o per una cucina molto spaziosa. Nella maggior parte dei casi gli elettrodomestici sono caratterizzati pure da un erogatore di acqua fresca e ghiaccio. In tali circostanze è necessario avere vicino a dove sarà installato il frigo un tubo di carico dell’acqua. Simile al side by side è il frigorifero french door: due porte verticali consentono di aprire il vano frigo; le due orizzontali, invece, danno accesso al vano del congelatore. Ci sono poi i modelli a quattro porte: si tratta sempre di modelli americani. Questi tipi di articoli sono molto ampi e presentano una suddivisione precisa dei reparti, sia orizzontalmente che verticalmente.
In generale, prima di acquistare un frigo, bisogna considerare la sua capienza, il numero di scomparti e la praticità. Se si fa uso più del frigo che del congelatore, allora è meglio optare per un modello a doppia porta o combinato. Se, invece, fate uso anche del congelatore, sceglietene uno americano.
Uno dei fattori principali da prendere in considerazione al momento della scelta e dell’acquisto di un frigorifero è la sua capienza. Si tratta di un valore fondamentale che condiziona sicuramente gli acquirenti. Ognuno sceglie l’articolo più adatto alle sue necessità e a quelle della famiglia. Alcuni frigoriferi hanno una capacità pure di poche centinaia di litri sino ad arrivare a modelli molto grandi che raggiungono il volume di 600 litri.
Naturalmente se si parla di capacità totale va considerata sia quella del frigo che quella del congelatore. In un articolo a doppia porta o combinato la capacità di un congelatore è pari solitamente ad un terzo o ad un quarto del totale.
Se vogliamo fare un esempio più concreto, possiamo dire che per un single è sufficiente un frigo dalla capacità di 150/190 litri; per una coppia la capienza giusta è quella compresa tra i 210 e i 260 litri. Per tre persone va bene uno dalla capacità tra i 300 e i 360 litri. Per una famiglia di 4 persone ne occorre uno dalla capacità superiore ai 300 litri.
Prima dell’acquisto, fate attenzione alla classe energetica. Da qui dipenderà il consumo dell’elettrodomestico e dunque il pagamento delle vostre bollette. I frigoriferi di classe A+++ permettono di risparmiare circa la metà se confrontati con un prodotto di classe A.
Altro fattore da tenere bene a mente durante l’installazione del frigo è la sua collocazione. Non va mai posizionato in prossimità di altre fonti di calore; ciò comporterebbe, infatti, un maggiore sforzo energetico da parte dell’elettrodomestico e di conseguenza un consumo più alto. Se prendiamo comunque come punto di riferimento un frigo dalla capacità di 300 litri, il prezzo sarà inferiore ai 41 euro all’anno se appartiene alla classe A+++. Il consumo di energia sarà inferiore a 138 kWh all’anno. Uno stesso frigorifero, di classe A++, ci costerà tra i 40 e i 60 euro all’anno con un consumo energetico compreso tra i 138 e i 212 kWh.
Un prodotto di classe A+ ci costerà ogni 12 mesi circa 60-80 euro per un consumo annuale di energia compreso tra i 200 e 280 kWh. Tra i modelli più costosi ci sono quelli di classe A: il costo di energia elettrica all’anno sarà compreso tra gli 80 e i 100 euro. Il consumo, invece, sarà tra i 275 e i 354 kWh ogni anno.
La rumorosità viene indicata in decibel. Al momento dell’acquisto, consultate sempre la sua scheda tecnica. Un frigo che emette rumori presenterà 42 decibel (db) o si andrà anche oltre. Un prodotto non molto rumoroso misurerà tra i 40 e i 42 decibel. I frigoriferi silenziosi sono quelli caratterizzati da un valore inferiore ai 40 decibel.
E’ sicuramente l’interrogativo più gettonato quando si decide di acquistare un frigorifero nuovo. Il nostro suggerimento è quello di fare una scelta oculata, prendendo in considerazione una serie di fattori. Consigliamo sempre prodotti di qualità in modo tale che la spesa iniziale venga poi ammortizzata nel corso del tempo. Si può anche optare per una fascia medio-alta per avere prodotti efficienti e che soprattutto ci facciano risparmiare sulla bolletta.
I frigoriferi più economici presentano anche un costo inferiore ai 150 euro. Ci sono poi quelli low cost con un prezzo compreso tra i 150 e i 250 euro. I prodotti di fascia bassa costano tra i 250 e i 350 euro; quelli che appartengono ad una fascia medio-bassa costano tra i 350 e i 500 euro. Quelli di fascia media hanno un prezzo compreso tra i 500 e i 700 euro; quelli di fascia medio-alta costano tra i 700 e gli 850 euro. I prodotti di fascia alta hanno un prezzo che si aggira tra gli 850 euro e i 1000 euro, mentre quelli di fascia molto alta hanno un costo superiore ai 1.000 euro.
Acquistare un frigorifero nuovo è la scelta più giusta ma non sempre è possibile. Nel caso ci sia qualche problema di natura economica e vogliate optare per uno usato, scegliete uno rigenerato. Si tratta di prodotti che vengono restituiti al venditore e sistemati e confezionati. Quasi come se fossero nuovi. Questi frigoriferi presentano sicuramente un costo inferiore e sono adatti soprattutto per le case di vacanza.
Non ci sono particolari procedure l’installazione. E’ opportuno, naturalmente, considerare alcuni aspetti: questo tipo di elettrodomestico non va attaccato al muro. Bisogna lasciare tra gli 8 e i 10 centimetri di distanza dalla parete in modo che il condensatore non abbia difficoltà nel raffreddarsi. I frigoriferi non vanno posizionati nemmeno vicino a termosifoni, stufe o ad altre fonti di calore: in caso contrario l’apparecchio andrebbe a lavorare di più e a consumare maggiore energia.
Per sbrinare il frigorifero non usate mai attrezzi appuntiti o oggetti per staccare il ghiaccio. La brina si scioglie gradualmente nel momento in cui viene staccato l’elettrodomestico. Se provate ad utilizzare utensili vari, correte il rischio di bucare le serpentine che consentono al gas di circolare: non vorrete mica buttare il vostro elettrodomestico?
La maggior parte dei modelli moderni presenta una pellicola interna in grado di contrastare la formazione di muffa e di cattivo odore. Inoltre diversi articoli sono caratterizzati dalla zona nota come “zero gradi”: in questo comparto vanno inseriti carne e pesce che possono restare conservati in frigo fino a tre, quattro giorni.
Chi acquista un elettrodomestico, come un frigorifero, spera possa durare quanto più a lungo possibile. E se da una parte questa condizione dipende dal prodotto e dalla sua qualità, dall’altra dipende anche da noi e dal nostro comportamento. Ecco alcune regole importanti affinché questi apparecchi possano avere vita più lunga: pulite sempre le serpentine. Quella esterna può andare incontro a sporcizia e a polvere, mentre quella interna può riempirsi di ghiaccio. Ad avere la peggio in tutti e due i casi è l’efficienza del frigorifero e anche la nostra bolletta in quanto ci sarà un consumo maggiore di energia. Dulcis in fundo: le serpentine sporche non consentono una perfetta conservazione del cibo.
Se non c’è sbrinamento automatico o parzialmente automatico, dovete procedere con regolarità allo sbrinamento. L’operazione va effettuata una o due volte all’anno. Il frigo va inoltre pulito periodicamente: con un panno imbevuto di acqua e aceto disinfettate tutti i ripiani e gli angoli.
Non riempite troppo il vano del frigorifero altrimenti la temperatura non sarà più costante. Inoltre sistemate correttamente gli alimenti e controllate la data di scadenza.
Esistono diverse tecnologie di raffreddamento: ognuna di essa può incidere sui consumi di energia e non solo. Dalla tecnica di raffreddamento può dipendere, infatti, pure la giusta conservazione degli alimenti. Il raffreddamento statico è tipico dei vecchi modelli: questi sono soggetti alla formazione di ghiaccio sia nel vano frigo che nel congelatore. Ciò vuol dire che il proprietario dovrà darsi da fare almeno due volte l’anno per una pulizia completa dell’elettrodomestico. Sappiamo bene che la formazione di ghiaccio, con il passare del tempo, può procurare problemi al funzionamento del frigo, nonché un aumento dei consumi.
Chi possiede un modello con sistema di raffreddamento no frost può tirare un sospiro di sollievo: nel vano frigo non si verrà a creare la brina. Esistono due tipologie di prodotti che utilizzano questa tecnologia di raffreddamento: i no frost totale che interessano sia il frigo che il congelatore; i frost parziale che riguardano, invece, solo il congelatore. Tutti i modelli più moderni possiedono comunque un sistema no frost: la temperatura fredda è costante in ogni reparto e scomparto del vano frigo.
Ma un modello no frost non è vantaggioso solo perché si evita la pratica dello sbrinamento. Questi apparecchi sono anche più ampi e consentono una disposizione più agevole degli alimenti. Inoltre il consumo di energia è ridotto. Se lo sbrinamento no-frost non è automatico, ma semi-automatico, allora bisognerà procedere una volta ogni 4 mesi allo sbrinamento manuale.
I sistemi ventilati sono una tecnologia al centro tra quelli statici e quelli no frost. Grazie ad un sistema di ventilazione l’aria fredda viene fatta circolare in modo omogeneo in tutti gli scomparti.
Gli scomparti e i ripiani di un frigo hanno un ruolo importante per la conservazione dei nostri alimenti. Il numero di tali aree varia in base al tipo che abbiamo scelto e alla sua capacità. E’ naturale che un modello combinato abbia un maggior numero di scomparti se paragonato ad un modello monoporta così come è scontato che uno dalla capacità di 200 litri presenti meno ripiani di uno dal volume di 300 litri.
Tra i ripiani più gettonati ci sono quelli per le bottiglie: qui possono essere riposte sia le bottiglie d’acqua che le bibite e il latte. Questi spazi sono adatti sia per ospitare forme cilindriche che rettangolari. I balconcini posizionati all’apertura della porta servono, invece, a conservare le salse, mentre i cassetti sono destinati ad accogliere frutta e verdura. Lo scomparto per i vegetali è posizionato nella parte bassa del frigo in modo che la temperatura sia più bassa e che frutta e verdura, più deperibili di altri alimenti, possano mantenersi più a lungo. Molto utile nel congelatore anche il portaghiaccio.
Alcuni di questi reparti non sono sempre presenti nei nostri frigoriferi ma fortunatamente possono anche essere comprati a parte. I ripiani, inoltre, possono essere spostati e regolati in altezza a seconda delle esigenze di chi conserva il cibo in frigo.
Negli ultimi anni, con l’avanzare della tecnologia e la messa in vendita di modelli moderni di frigorifero, sono nati anche nuovi scomparti. Uno dei più gettonati è sicuramente il chiller box che presenta una temperatura più bassa, anche di tre gradi, rispetto a quella della cella frigorifera. Viene usata per conservare carne e pesce.
Ultimamente sta riscuotendo molto successo tra i consumatori pure il cassetto che permette di regolare l’umidità: questo reparto è ideale per conservare frutta e verdura. Presenta una temperatura maggiore se paragonata a quella della cella frigorifera. Altro accessorio nuovo ed utile è il dispenser di acqua e ghiaccio. E’ presente soprattutto sui modelli americani, noti come side by side. I dispenser sono adatti per chi ama bere bevande fredde: permettono di erogare al momento i cubetti di ghiaccio o acqua gelata.
Vi è mai capitato di trovare una pozza d’acqua nelle vicinanze del frigorifero? Niente panico. Proviamo a scoprire insieme le possibili cause di questo problema. La prima cosa da fare, soprattutto se non siete esperti in materia, è quella di contattare un tecnico competente. La presenza d’acqua potrebbe essere legata ad un tubo di scarico danneggiato, all’otturazione di un foro di scarico, al guasto di una guarnizione o anche al condensatore ghiacciato.
Se si registra un problema nel processo dello sbrinamento automatico, allora l’acqua potrebbe non essere smaltita come dovrebbe e una parte potremmo ritrovarla sulla pavimentazione. Il foro di scarico, invece, può essere otturato dai residui di cibo. Si viene così a creare un vero e proprio tappo nel foro che sarà difatti ostruito. L’acqua non riuscirà a passare ma riempirà il canale di raccolta fino a traboccare sotto il cassetto della frutta e della verdura. Il risultato sarà anche in questo caso evidente sul pavimento.
Come liberare il foro di scarico del frigorifero? Basterà semplicemente usare gli accessori dati in dotazione al momento dell’acquisto e finalizzati alla pulizia: un dispositivo va inserito nel buco così da eliminare ogni resto di cibo. Solo in alcuni casi i residui possono andare a depositarsi così internamente da renderne impossibile l’eliminazione. Un altro tentativo può essere fatto con qualche oggetto più lungo e pieghevole.
La presenza d’acqua sul pavimento potrebbe essere causata pure da un guasto o da una crepa alla tubatura di drenaggio. L’unica cosa da fare è controllare: andiamo dietro il frigo e accendiamo i “riflettori” sul tubo che è ubicato dietro il condensatore. La sostituzione va naturalmente effettuata quando la corrente elettrica è staccata.
Se il tubo del drenaggio non ha problemi, allora passiamo a controllare le condizioni dell’evaporatore. Ciò va fatto se ci troviamo a fare i conti con un modello no frost. L’evaporatore potrebbe essersi riempito di ghiaccio e potrebbe avere difficoltà a raffreddare le celle. La presenza d’acqua è un sintomo di uno sbrinamento non corretto. L’acqua potrebbe essere eliminata più del dovuto, insomma.
La guarnizione di un frigorifero ha un ruolo importante anche se molto spesso non viene presa in considerazione. La guarnizione è sempre in gomma e viene inserita nello sportello dell’elettrodomestico in modo che possa aderire perfettamente al mobile. Il fatto che aderisca fa sì che l’aria fredda non venga dispersa e soprattutto si evita l’ingresso di aria calda nel frigo che andrebbe a generare brina e umidità, nonché potrebbe essere causa della formazione e della proliferazione di batteri e muffa.
Se la guarnizione non è stata posizionata in modo corretto, può anche causare un aumento dei consumi energetici. Il compressore, in questi casi, sarebbe costretto ad esercitare uno sforzo maggiore perché la temperatura resti costante. L’aria fredda presente nelle celle andrebbe, infatti, a disperdersi in caso di mancata adesione della guarnizione.
La guarnizione deve assicurare una chiusura ermetica degli sportelli del frigo. Solitamente non si registrano, comunque, difetti nei prodotti appena acquistati. In caso contrario bisogna contattare quanto prima il rivenditore o il centro di assistenza tecnica. Sono due le tipologie di guarnizione che possono trovare spazio in un frigorifero: c’è quella estraibile, che va inserita facendo pressione nel canale in cui va agganciata, e quella che risulta già incorporata nello sportello. Certo, al momento dell’acquisto, la guarnizione è l’ultima cosa a cui si guarda. Ma lo sapete che in caso di danni e di usura, i costi non sono poi così bassi?
Le guarnizioni integrate non possono essere cambiate: la sostituzione va fatta soltanto cambiando tutto lo sportello. Le guarnizioni estraibili invece possono essere sostituite facilmente anche senza l’ausilio di un tecnico. Solitamente il costo si aggira intorno ai 30 euro. Se contattate una persona competente che proceda con l’operazione di cambio della guarnizione si potrebbe arrivare a pagare fino a 130 euro.
Ma come facciamo a capire che tipo di guarnizione presenta il nostro frigorifero? Aprite gli sportelli: se la guarnizione è estraibile, basta fare un po’ di pressione su un angolo e tirarla piano piano verso l’esterno. Se si tratta di una guarnizione esterna allora questa si staccherà. Nel caso in cui invece si tratta di una guarnizione incorporata nello sportello, resterà al suo posto e non si sposterà affatto.
Possono essere varie le motivazioni per le quali il frigo non riesce a raffreddare. Il problema potrebbe essere legato ad un guasto al termostato o al motore dell’elettrodomestico. Che succede in questi casi? Il motore è freddo e dunque non parte. Ma può anche succedere, invece, che il motore entri in funzione, sia caldo ma il frigorifero comunque non riesca a raffreddare. Se la compressione avviene, allora la causa va ricondotta ad altro. Potrebbe essere terminato il gas refrigerante o il filtro potrebbe essere otturato.
Tutti e due i casi prevedono che venga aperto il circuito frigorifero in modo tale da verificare la presenza del problema. Tali controlli vanno effettuati da tecnici competenti. Noi sconsigliamo sempre il fai da te. Nel momento in cui si apre il circuito, se si nota che il gas non c’è o che è poco, allora possiamo stabilire che si tratta di una perdita e che il frigo non raffredda per questo motivo.
Se il gas manca, basterà effettuare una ricarica di refrigerante. L’operazione va eseguita dopo aver trovato la perdita: sicuramente si è venuto a creare qualche foto all’interno del circuito. L’aggiunta del gas refrigerante non viene comunque considerata una riparazione definitiva ma soltanto temporanea.
La perdita di gas può avvenire anche internamente, ossia in alcune aree del circuito presenti all’interno del mobile e dunque risulta sicuramente difficile da trovare e da riparare. In questi casi il tecnico dovrà effettuare un controllo molto accurato – palmo a palmo – all’interno del circuito ma non sempre sarà facile riscontrare la perdita. L’operazione appare infatti molto complessa. Se, invece, la perdita di gas è esterna, sarà più semplice identificarla e procedere con la ricarica di gas refrigerante.
A causare il mancato raffreddamento potrebbe essere, come anticipato in precedenza, l’otturazione del circuito. Gli ostacoli possono essere rappresentati da resti oleosi o ferrosi. Vittima di tale occlusione è solitamente il filtro che consente al gas – allo stato liquido – di passare, diventando poi gassoso e riducendo la sua temperatura fino a permettere lo scambio termico e dunque il raffreddamento delle celle.
Se il filtro è otturato, il gas non riesce a passare e di conseguenza non si ha il raffreddamento. Si capisce che il filtro è oggetto di occlusione poiché il motore cerca di portare avanti la compressione, surriscaldandosi ed emettendo un rumore più forte.
Cosa fare allora in questi casi se non sostituire il filtro? Anche in questo caso l’operazione deve essere eseguita da personale tecnico e competente. Il circuito va aperto, il gas va recuperato per essere smaltito, il nuovo filtro va saldato e il nuovo gas va inserito nel circuito.
E’ un selettore ad impostare la temperatura di raffreddamento di un frigorifero. Ciò può avvenire in modo manuale o elettronico. Nel momento in cui la temperatura è stata regolata, spetterà poi al termostato entrare in funzione per farla mantenere costante. Il motore si avvierà e di conseguenza partirà il sistema di raffreddamento.
Proviamo a vedere insieme i due tipi di selettori e la loro funzione per meglio comprendere in che modo viene regolata la temperatura che possa soddisfare le nostre necessità e quelle della nostra famiglia. I selettori manuali sono caratterizzati da una rotella su cui sono stati riportati dei numeri. Si va dall’1 al 5 o anche in alcuni casi si arriva fino al 6. Con il numero 1 si intende una temperatura meno fredda rispetto a quella corrispondente al numero 5 o 6. In questo caso siamo noi a stabilire la temperatura del frigorifero: il nostro suggerimento è quello di impostare una gradazione media in modo da non creare problemi al funzionamento dell’elettrodomestico soprattutto con il passare dei mesi.
Se infatti ci dimentichiamo di impostare la temperatura, nonostante si passi da una stagione all’altra, possiamo andare incontro ad alcune criticità, quale la formazione di ghiaccio e brina sulle pareti. Se invece lasciamo una temperatura media non avremmo così tanti grattacapi. Meglio evitare allora di ritrovarsi in estate, in pieno caldo, ad avere un frigo bello pieno e una temperatura alta.
Il numero di selettori cambia a seconda del tipo. Alcuni modelli ne presentano uno sia per il frigo che per il congelatore, altri invece ne possiedono due indipendenti. I selettori servono a regolare la temperatura e lavorano in maniera diversa sulle due celle. Nel congelatore la temperatura è naturalmente più bassa.
Passiamo ora ai selettori elettronici: nei modelli più moderni ed avanzati tecnologicamente troviamo due pulsanti. Ognuno regola rispettivamente la temperatura del frigo e del congelatore. Per la cella frigo la numerazione è compresa tra 1 e 7, mentre nel caso del congelatore si parte da 14 e si può arrivare anche a 25. In questa circostanza, però, a differenza di prima, il numero corrisponde veramente alla temperatura. Ad esempio se puntiamo su 3 nella cella frigo, significa che abbiamo impostato una temperatura di 3 gradi centigradi. Se invece puntiamo su 25 nel congelatore significa che abbiamo scelto una temperatura di – 25 gradi. Sul display infatti abbiamo il simbolo °C che fa riferimento al vano frigo e quello -°C che riguarda il vano congelatore.
La temperatura giusta per il congelatore è sempre compresa tra i -21° C e i -25°C. Differente il discorso per il frigorifero in quanto tocca a noi decidere se preferiamo avere alimenti molto più freddi o meno. Se scegliamo infatti la temperatura di un grado, molti cibi andranno quasi a ghiacciarsi. La temperatura consigliata è quella impostata sui 4 gradi.
Praticamente se abbiamo un selettore manuale e intendiamo impostare una temperatura molto fredda, allora dobbiamo puntare la manovella sul numero più alto ( in molti casi è il 5 o anche il 6). Se invece usiamo un selettore elettronico, il procedimento sarà quello inverso: per avere una temperatura più fredda, dobbiamo impostare la manovella sul numero più basso come l’1.
Scegliere un frigorifero da comprare non è semplice. Bisogna prendere in considerazione tutte le caratteristiche e le funzionalità del prodotto. Non è il caso di soffermarsi soltanto sul prezzo. Può capitare, infatti, che ci sia anche una buona offerta ma che l’elettrodomestico non sia poi così funzionale. Non tutti i modelli infatti offrono accessori e vantaggi che si desiderano in cucina.
Altro aspetto da prendere in seria considerazione al momento dell’acquisto è il consumo energetico, nonché le prestazioni. I modelli, comunque, che ottengono un maggiore riscontro sono soprattutto quelli combinati e dotati di doppia porta: una per il frigo, l’altra per il congelatore. Si tratta sicuramente del prodotto più venduto e diffuso all’interno delle nostre quattro mura. Nelle case più grandi e nelle famiglie più numerose è il frigo americano ad avere la meglio sugli altri modelli.
La scelta giusta è quella che vede orientarci su prodotti di classe energetica di classe A+ o superiore come A++ oppure A+++. E’ vero, la spesa iniziale è maggiore rispetto ad altri modelli di classe inferiore, ma il risparmio in termini di energia e di bollette elettriche non sarà di poco conto. Insomma la spesa iniziale viene ammortizzata con il passare del tempo… e delle bollette!
Altra caratteristica importante da valutare quando si sceglie un frigo nuovo è la sua capacità. Questa viene calcolata in litri e indica quanto possiamo riempire il vano del nostro refrigeratore. Se siete abituati a fare spese abbondanti ed amate mangiare frutta e verdura, vi consigliamo di optare per un modello che abbia una capacità elevata e che presenti una classe energetica di tipo A+ o anche superiore.
Tutte le caratteristiche e le informazioni su un frigorifero ci vengono offerte dall’etichetta apposta sull’elettrodomestico. Una volta giunti in magazzino, armatevi di santa pazienza e confrontate i vari prodotti. Da una parte chiedete al rivenditore le informazioni principali, dall’altra toccherà, però, a voi capire quali sono le funzionalità che più vi interessano. Occhio a tutte le nozioni contenute nella targhetta.
Attenzione anche ai freezer: va valutata anche la loro capacità soprattutto se siete abituati a congelare alimenti o se acquistate molti cibi surgelati. In questi casi la capienza dovrà essere naturalmente maggiore. Insomma date importanza all’estetica dei prodotti ma anche all’aspetto pratico. Sarà soprattutto quest’ultimo a condizionare le vostre scelte quando vi trovate in cucina.