Il frigorifero: guida completa, dove posizionarlo, come scegliere, come conservare gli alimenti, i migliori modelli del 2024 e le recensioni
E’ sicuramente l’elettrodomestico più amato in cucina. Il frigorifero è indispensabile e necessario per la conservazione del cibo. Nessuno può farne più a meno. Presente in tutte le case, il frigorifero si presenta in varie tipologie: numerosi sono infatti i modelli in vendita. Ognuno è caratterizzato da particolari funzioni e da accessori interni. In questa guida proveremo a farvi conoscere nei dettagli il funzionamento di questo elettrodomestico ed impareremo insieme a leggerne la scheda tecnica in modo da poterlo utilizzare nel migliore dei modi.
Scegliere ed acquistare un frigo non è poi così semplice come potrebbe sembrare. Bisogna sempre dare uno sguardo alle sue caratteristiche, al consumo, alle modalità di conservazione degli alimenti e alle sue funzioni. Di seguito cercheremo di darvi i giusti consigli per effettuare la scelta migliore ed installare in cucina il frigorifero che più fa per voi. Siete pronti?
A cosa serve un frigorifero?
Il frigorifero è certamente un elettrodomestico che ha cambiato la nostra vita domestica. Questo apparecchio consente di conservare il cibo e ha permesso, nel corso degli anni, di far calare di tanto il numero di patologie legate proprio alle intossicazioni alimentari. Il suo compito è quello di ospitare i prodotti da mangiare in un posto fresco: la temperatura è di circa 4 gradi centigradi.
Con il passare del tempo e l’avanzare della tecnologia i prodotti sono andati sempre più a migliorare tanto che molti modelli sono dotati di optional all’ultima moda e di accessori. Inoltre il frigo è uno degli elettrodomestici più gettonati anche per la sua estetica. Ognuno può scegliere il prodotto in base ai suoi gusti e al colore della cucina.
La maggior parte del cibo va conservato in frigo solo per qualche giorno. Ci sono, però, alcuni alimenti che possono restarvi per settimane: bisogna naturalmente controllare sempre la data di scadenza. Altri prodotti necessitano, invece, di temperature inferiori ed è per questo che vanno inseriti nel freezer.
Quali sono le sue componenti principali?
Sono tre essenzialmente le parti principali. Questo elettrodomestico è caratterizzato dal motore, che fa in modo che l’apparecchio entri in funzione; il vano dove vanno stipati gli alimenti e le porte che servono a ad aprire e chiudere il vano del frigorifero. Mai tenerle aperte per lungo tempo!
Il motore è poi a sua volta composto da un compressore, da una griglia caratterizzata da un condensatore, da una valvola termostatica, da un evaporatore e da una griglia interna.
All’interno del vano c’è invece un termostato in grado di regolare la temperatura; la luce che serve ad illuminare la parte interna del frigo e le griglie per appoggiare il cibo.
Come funziona?
C’è un sistema a compressione che regola il funzionamento del frigorifero. Ma vediamo attentamente le varie fasi. Il refrigerante viene prima inviato alla griglia esterna, la cui funzione è quella di aumentare la pressione in modo che questo diventi liquido; il condensatore della griglia raffredda il liquido e ne assorbe il calore. Poi, mediante una valvola termostatica, il liquido fa il suo ingresso nell’evaporatore e diventa nuovamente gas. Questo riesce a prendere il calore dei cibi riposti nel frigo. Al termine di questo procedimento, che può apparire complesso, il gas fa il suo ritorno nel compressore e si riparte con il ciclo. Sarà poi il termostato a bloccare l’azione del compressore.
Quali sono le caratteristiche da tenere d’occhio al momento dell’acquisto?
L’acquisto di un frigo non è un gioco da ragazzi se non si ha dimestichezza con il mondo della cucina. Solitamente si dà un’occhiata ai cataloghi o ci si innamora di un determinato modello per i suoi colori e per la sua forma. Ma cosa si conosce veramente di questo articolo? Quali sono le caratteristiche da considerare realmente quando si acquista un frigorifero?
- Capienza: Verificate sempre che il vano interno del frigorifero sia capiente. Non consultate solo l’etichetta, aprite il frigo per rendervene conto. In linea di massima c’è da dire che per un single basta una capienza di circa 100, 150 litri; per una famiglia di 4 persone bisogna spostarsi su una capienza compresa tra i 220 e i 280 litri.
Esempi di frigoriferi da 150 litri
- Consumi: E’ sicuramente uno degli aspetti che va più considerato. Su ogni targhetta viene sempre indicato il consumo elettrico. Esso è espresso in KWh.
- Rumorosità: Un frigorifero può emettere qualche rumorino fastidioso. Prima di acquistarlo, allora, controllate i decibel. Anche questi sono sempre riportati sull’etichetta degli elettrodomestici.
- No frost: Se non volete avere a che fare con la brina e intendete avere una temperatura costante allora puntate su un freezer no frost. I vantaggi sono tanti: in primis non dovrete sbrinare con regolarità l’elettrodomestico e si risparmia tanta energia elettrica. C’è da dire che ormai la maggior parte dei frigoriferi moderni presenta tale sistema no-frost. L’aria circola all’interno del frigorifero mediante un sistema di canalizzazione; il freddo riesce a raggiungere ogni parte ed angolo del vano frigo mantenendo una temperatura costante. Tale sistema farà in modo che non si formerà la brina al suo interno.
Esempi di frigoriferi non frost
- Termostato: E’ consigliato avere due termostati differenti che possano regolare in modo indipendente il frigo e il freezer.
- Spie luminose: Negli ultimi anni molti modelli sono caratterizzati da spie luminose ed anche acustiche che emettono suoni o si illuminano quando manca l’energia elettrica o magari quando non è stata chiusa per bene una porta.
- Acceleratore di freddo: Questa componente consente di innalzare il freddo e di conservare una temperatura costante all’interno del frigorifero nel momento in cui vengono depositati altri alimenti al suo interno.
Varie tipologie: quale scegliere?
Siete pronti a scegliere il vostro frigorifero? Scopriamo insieme tutte le tipologie presenti sul mercato in modo da avere una panoramica chiara di tutti i prodotti. Alla fine non ci resterà che puntare sul modello che più ci piace ed acquistarlo!
Ci sono modelli con un unico vano frigo; altri invece che ne possiedono due: uno per il frigo, l’altro per il freezer. Il freezer funziona allo stesso modo del frigorifero, ma la sua temperatura è molto più bassa: consente di conservare più a lungo determinati alimenti, come ad esempio i surgelati.
In alcuni modelli è possibile trovare anche il vano congelatore. In questo reparto la temperatura arriva sotto lo zero. Uno scomparto ideale per conservare alcuni prodotti alimentari quanto più tempo possibile. Presente, inoltre, in alcuni modelli pure il frigo-cantina usato: si tratta di un reparto dedicato soltanto al vino.
Migliori frigoriferi con vano congelatore
I modelli possono cambiare anche a seconda della loro posizione in cucina. Esistono prodotti a libera installazione, detti freestanding, che attualmente sono quelli più gettonati e venduti. Il frigo, in questo caso, diviene un pezzo d’arredo: l’estetica diviene una delle due caratteristiche più importanti al momento della scelta.
In vendita anche i frigoriferi ad incasso: sono quelli che vengono collocati nei mobili della cucina. A differenza dei modelli a libera installazione, infatti, qui l’aspetto estetico non avrà una forte importanza in quanto verrà utilizzato lo stesso materiale dei mobili da cucina. Ciò che invece bisognerà tenere in considerazione sono le dimensioni dell’elettrodomestico.
Esempi di frigoriferi a libera installazione
Il frigorifero viene detto “monoporta” quando al suo interno c’è soltanto il vano frigo o al massimo un piccolo scompartimento usato come freezer. Viene detto a due porte quando una porte apre il frigorifero e l’altra il freezer: di solito vengono posizionate in modo verticale. Se il freezer è collocato sopra il frigo, sarà più piccolo; quando invece è posizionato sotto il frigo, le sue dimensioni saranno maggiori.
Un altro articolo presente sul mercato è il tradizionale frigo americano, noto anche come “side by side”. Si tratta di un prodotto molto largo e grande: la loro capienza arriva spesso a superare i 400 litri. Il vano frigo e il vano freezer sono l’uno di fianco all’altro (ecco perché si chiama side by side ndr). Le porte sono collocate in modo orizzontale. Questo modello è ideale soprattutto per le famiglie numerose e per chi conserva molti cibi. Ci sono addirittura prodotti più avanzati tecnologicamente con erogatore istantaneo di ghiaccio e di acqua fredda o di altre bevande.
I frigoriferi a quattro porte vengono detti “french door”. Due porte superiori aprono e chiudono il vano frigo; quelle inferiori, invece il freezer. Gli spazi, rispetto a quello americano, sono suddivisi in modo più tradizionale.
Esempi di frigoriferi da incasso
Gli accessori
Uno degli aspetti da considerare quando si acquista un frigorifero è quello degli accessori interni. Sia i cibi che le bevande vanno, infatti, sistemati secondo un ordine ben preciso. Gli scomparti nella zona bassa del frigo sono leggermente più freddi e sono indicati per accogliere alcuni alimenti, come frutta e verdura.
All’interno del vano frigorifero ci sono anche: i cassettini dove poter riporre burro e formaggini; le griglie per le uova o per le bottiglie affinché non si muovano; contenitori dove conservare cibi dall’odore più forte in modo che non si mescolerà con tutto ciò che è conservato all’interno del frigo.
La scheda tecnica: come leggerla?
Avete mai letto la scheda tecnica di un elettrodomestico? Averla a portata di mano è importante per comprenderne anche il funzionamento. La scheda tecnica di un frigo cambia a seconda della marca e del prodotto che abbiamo scelto, ma riporta in tutti i casi le informazioni necessarie che identificano un articolo. Vediamo insieme quali.
- La classe energetica di appartenenza: gli articoli di classe A sono quelli che consumano di meno. Quelli di classe G sono quelli caratterizzati da un consumo più alto.
- La capienza totale del frigorifero: viene espressa in litri.
- La capienza dei diversi vani: frigo, freezer, congelatore.
- Le dimensioni del frigo.
- La tipologia di sbrinamento: può essere manuale, automatica o parzialmente automatica. Questa caratteristica varia a seconda della presenza o meno del sistema no-frost.
- Libera installazione o ad incasso.
- Il tipo di posizionamento.
- La capacità di mantenere costante la temperatura nel caso venga a mancare la corrente elettrica.
Come mantenere il frigo in buono stato?
Avete intenzione di far durare quanto più a lungo possibile il vostro frigorifero? Dovete sicuramente seguire qualche regola e tenere alcuni accorgimenti affinché questo elettrodomestico si mantenga in buono stato. Pulizia e manutenzione in primo piano! Il primo consiglio è quello di posizionarlo sempre distante dal muro: parliamo di qualche centimetro di spazio che possa permettere il passaggio dell’aria. Le serpentine, inoltre, vanno pulite perché vanno incontro alla formazione di polvere e sporco. Un problema, quello della mancata cura e pulizia, che potrebbe poi andare a compromettere la funzionalità del frigo e al contempo comportare un consumo di energia elettrica superiore rispetto al previsto.
Se il frigo non è caratterizzato da uno sbrinamento automatico o comunque parzialmente automatico, l’operazione di sbrinamento va fatta con una certa regolarità. Il frigorifero, inoltre, va sempre pulito. Attenzione ai vari ripiani e agli angoli. Cercate pure di sistemare gli alimenti nel vano frigo secondo un criterio. Riempire troppo il frigo significa che il raffreddamento potrebbe non avvenire in maniera uniforme. Non vi dimenticate, inoltre, la data di scadenza dei vari prodotti.
Classe energetica e consumi
La valutazione dei consumi viene fatta al momento dell’acquisto di un elettrodomestico. Bisogna sempre informarsi sul consumo di energia e sulle prestazioni di un articolo da comprare. La potenza viene espressa in Watt, mentre il consumo in kWh: il tutto è riportato sulla targhetta.
I modelli più moderni e di classe A consumano il 40 per cento in meno rispetto ad un modello di 10 anni fa. Si arriva fino al 50 per cento in meno di consumi se tali prodotti appartengono alle classi A+ e A++.
Ma ci sono anche altri fattori da prendere in considerazione quando si fa un discorso di natura economica. Il nostro consiglio è quello di orientarsi su prodotti che abbiano frigo e congelatore separati. Servono, infatti, porte diverse in modo che non ci siano troppi sbalzi termici e dunque un elevato consumo di energia. La scelta migliore da fare è optare per prodotti che abbiano comunque due termostati e due interruttori: in questo modo si potrà gestire in maniera autonoma il frigo dal congelatore e viceversa.
Chi possiede in casa un congelatore a pozzetto o un congelatore verticale può acquistare un frigo senza congelatore in modo da ridurre i consumi energetici e di conseguenza anche i costi.
Altri aspetti da considerare per risparmiare sono le dimensioni dell’elettrodomestico. Se sei single è consigliabile optare per un modello che abbia una capienza inferiore ai 150 litri. Si può arrivare a 200, 250 quando invece il frigorifero è destinato ad una famiglia di 4 persone. Oltre i 250 litri per famiglie più numerose. Altra caratteristica da tenere a mente quando si punta ad un risparmio di natura economica è l’isolamento dell’elettrodomestico: oggi la maggior parte degli articoli presenta pareti spesse anche 10 centimetri.
La tabella
Immaginiamo ora di avere un frigo-congelatore dalla capienza di 300 litri. Magari 200 litri sono riservati ai cibi freschi, mentre 100 a quelli congelati. Proviamo a tracciare i consumi e i costi annuali per l’energia elettrica a seconda delle varie classi energetiche di appartenenza.
CLASSE | CONSUMO kWh/anno | COSTO ANNUALE PER L’ENERGIA ELETTRICA |
---|---|---|
A+++ | Inferiore a 143 | Mega сайт Inferiore a 26 euro |
A++ | Da 212 a 143 | Da 38 A 26 euro |
A+ | Da 283 a 213 | Da 51 a 38 euro |
A | Da 354 a 284 | Da 64 a 51 euro |
L’installazione in casa
Installare un frigorifero in casa non è poi così complicato. Non ci sono particolari procedure da seguire ma è chiaro che bisogna prendere in considerazione alcuni aspetti soprattutto per incentivare le sue prestazioni e ridurre i consumi. Questo elettrodomestico non va installato in prossimità delle fonti di calore: meglio evitare di posizionarlo vicino ai fornelli o ai termosifoni. Il motore andrebbe a lavorare di più e di conseguenza a consumare maggiore energia.
I frigoriferi vanno posizionati ad una distanza di circa 10 centimetri dalla parete: ciò per garantire il passaggio dell’aria e un maggiore raffreddamento del condensatore.
Esempi di frigoriferi da campeggio
Come pulire e sbrinare un frigorifero?
Pulire un frigorifero e averne cura significa fare in modo che possa durare il più a lungo possibile e assicurare al contempo una conservazione ottimale del nostro cibo. Ma come va pulito questo elettrodomestico? Prendete un panno imbevuto d’acqua e di aceto e andate a disinfettare ogni singolo ripiano. L’aceto serve a rimuovere ogni traccia di sporco e di cattivo odore.
Sconsigliato l’uso di coltelli e lame per eliminare lo sporco o la brina dal congelatore: rischiate soltanto di arrecare danni all’elettrodomestico. Occhio anche al condensatore, ossia la parte nera collocata sul retro del frigo. Il condensatore va pulito per assicurare una durata maggiore al vostro elettrodomestico.
Lo sbrinamento è una pratica che va attuata con regolarità nel caso in cui il vostro frigorifero non abbia tale funzione in modalità automatica. Si deve procedere con l’operazione quando la brina va oltre i 5 millimetri. In caso contrario si viene a creare uno strato così spesso da compromettere il funzionamento del congelatore. La brina, si sa, si viene a creare proprio come causa della congelazione degli alimenti. Mi raccomando: niente coltelli o oggetti appuntiti, aspettate soltanto che il ghiaccio si sciolga dopo lo spegnimento del congelatore.
Le varie tecnologie di raffreddamento
I frigoriferi differiscono tra loro non soltanto per forma, colore e dimensioni. Esistono, infatti, anche diverse tecnologie di raffreddamento. Proveremo ad illustrarvene una alla volta per meglio farvi comprendere la differenza.
- Il raffreddamento statico è il sistema più diffuso: è presente solitamente nei prodotti dotati di uno o due motori. Il suo volume può essere compreso tra i 50 e i 450 litri e in diverse circostanze può anche eccedere. Il freddo circola in maniera naturale: non è necessaria la presenza di ventilatori per diffondere l’aria gelida. Il gas, dopo aver “incontrato” l’aria calda, la sposta verso l’esterno mediante un evaporatore. Questo procedimento si ripete fino a quando viene raggiunta la giusta temperatura. La cella frigorifero è dotata di uno sbrinamento automatico. Discorso diverso, invece, per il congelatore che produce brina: in questo caso sarà necessario procedere alla pulizia per evitare che possa esserne compromesso il funzionamento. La temperatura varia a seconda dei ripiani: la parte più bassa presenta qualche grado in meno.
- Il raffreddamento dinamico consiste, invece, nel movimento dell’aria fredda nella cella frigorifero. In che modo? Una ventola consente all’aria di circolare e di essere ripartita in modo uguale nelle varie aree del frigo. Non ci sono differenze di temperatura tra i vari ripiani; caratteristica, invece, presente nel caso del sistema di raffreddamento statico. E’ naturale, comunque, che la zona più alta sia comunque caratterizzata da una temperatura leggermente più bassa. Il sistema del raffreddamento dinamico non coinvolge anche il congelatore che anzi funziona mediante raffreddamento statico ed ha dunque bisogno di un’operazione di sbrinamento costante.
- Il raffreddamento total no frost non prevede la formazione di brina ed infatti non ha bisogno dell’operazione di sbrinamento. Tale sistema presenta un motore, che muove l’aria fredda mediante dei canali, e due evaporatori che lavorano separatamente nella cella frigo e nel freezer. Nelle due celle la temperatura è indipendente l’una dall’altra. L’aria fredda arriva alle due celle mediante un sistema di ventilazione. Questo sistema di ventilazione è indispensabile per far fronte all’umidità, alla formazione di muffa e di cattivi odori. Inoltre il sistema no frost impedisce la formazione di ghiaccio. Oltre che totale, il raffreddamento no frost può essere anche parziale quando ad esempio fa riferimento solo al congelatore con il frigo ventilato. Si parla di “total no frost” quando coinvolge allo stesso modo sia il congelatore che il frigorifero. In alcuni casi è necessario coprire gli alimenti o inserirli in alcuni recipienti quando il freddo appare troppo secco.
- Il raffreddamento dynamic frost free è un sistema nuovo, sorto dalla combinazione tra frigorifero ventilato e total no frost. Che significa? Si fa uso di entrambe le metodologie. I produttori cercano, infatti, di usufruire dei vantaggi dei due sistemi e di cancellare i rispettivi punti deboli in modo da migliorarne le prestazioni. Il sistema di raffreddamento dynamic frost free prevede, infatti, che l’aria circoli nella cella frigo mediante una ventola che permette di mantenere costante la temperatura in modo che gli alimenti possano essere conservati a lungo e per bene. Nel congelatore c’è un sistema no frost: non si forma la brina e non bisogna procedere con l’operazione di sbrinamento così come avviene per il sistema di raffreddamento statico. Le due celle sono divise e non c’è alcun tipo di rapporto tra loro. Anche gli odori dei vari alimenti conservati al loro interno sono separati.
Modello ventilato e no frost: punti di forza e difetti
Il frigorifero con raffreddamento ventilato, detto anche dinamico, entra in funzione così come quelli statici. In più tali articoli sono caratterizzati da una ventola, ubicata all’interno del frigo, che serve a spostare l’aria fredda in maniera costante ed omogenea. L’obiettivo finale è mantenere uniforme la temperatura in modo che i cibi vengano conservati perfettamente. Tra i punti di forza di questo apparecchio c’è proprio la conservazione degli alimenti che avviene in modo ottimale.
Uno dei “difetti” di questo tipo di frigorifero è naturalmente la presenza di brina. Bisogna, infatti, procedere con uno sbrinamento manuale almeno una o due volte all’anno. In caso contrario si dovrà fare i conti con una serie di problemi e criticità. Il ghiaccio va rimosso, infatti, dai ripiani e dalle pareti: si viene a creare quando si congelano i vapori degli alimenti. La presenza di ghiaccio compromette il funzionamento dell’elettrodomestico e causa un aumento dei consumi energetici.
Discorso diverso per il frigo no frost, caratterizzato da un altro sistema di raffreddamento rispetto ai frigoriferi ventilati. Questi apparecchi, infatti, non comportano la formazione di brina e dunque chi lo possiede in casa non dovrà fare i conti con lo sbrinamento periodico. Ma quali sono i suoi pregi e i suoi difetti? Tra i punti di forza c’è sicuramente la presenza di una temperatura interna omogenea e costante. Per il frigo no frost non esistono, infatti, cambiamenti termici. Nel momento in cui chiudiamo la porta del frigo, il sistema no frost riesce a rigenerare il livello di freddo presente prima dell’apertura del vano. C’è anche un notevole risparmio sul fronte dell’energia elettrica e grazie all’assenza di umidità, non bisognerà far fronte a muffe, batteri e cattivi odori. Con i frigo no frost c’è infatti una maggiore igiene.
Non manca, naturalmente, qualche “difettuccio”. Il freddo secco può talvolta asciugare i cibi. Per evitare che ciò avvenga e per mantenere gli alimenti più umidi, è il caso di sistemarli all’interno di contenitori chiusi da coperchi o da pellicole. In questo modo viene allungato il periodo di conservazione del cibo. In generale il sistema no frost dei frigoriferi è indicato per chi mangia pochi alimenti freschi.
Le regole per conservare gli alimenti
Gli alimenti vanno conservati secondo un criterio ben preciso in frigorifero. Metterli alla rinfusa non è la soluzione ideale se intendiamo mantenere nel migliore dei modi i nostri cibi. Le temperature più fredde sono indicate per congelati e surgelati. Ma vediamo per bene come procedere dopo aver fatto la spesa. Prima di tutto: non impiegate molto tempo dopo gli acquisti e cercate di riporre quanto prima i prodotti in frigorifero.
Non ricongelate mai gli alimenti già scongelati ed evitate di accostare prodotti surgelati con altri non surgelati. Ogni cibo va messo al suo posto: la temperatura, infatti, varia a seconda dei ripiani.
Ma allora qual è il posto giusto per ciascun cibo? Partiamo dal fatto che la temperatura ideale di un frigorifero sia di 4 gradi centigradi. La zona più fredda è quella destinata alle verdure: nella parte più bassa dell’elettrodomestico c’è infatti un cassetto. Qui la temperatura è tra i 2 e i 4 gradi centigradi. Le mensole all’interno della porta presentano una temperatura più alta: si arriva fino a 10 -15 gradi centigradi. La temperatura è invece compresa tra i 4 e i 5 gradi nel caso dei ripiani intermedi e si arriva agli 8 gradi per la zona più alta.
Nella parte alta del frigo mettete: formaggi, burro, yogurt e uova. Al centro potete riporre gli affettati, le salse, le verdure già cotte, i cibi pronti, le torte e tutto ciò su cui è riportata la dicitura: “Conservare in frigorifero dopo l’apertura“. In basso vanno messi i cibi crudi, ma anche la carne, il pesce e il pollame. Nel cassettino in basso vanno conservate verdure e frutta. Nello sportello, invece, le bibite che necessitano di una refrigerazione più bassa.
Altra regola importante da non dimenticare riguarda i cibi caldi: non vanno vai messi in frigorifero. Se mettete un piatto caldo in frigo, la temperatura tenderà ad alzarsi. Ciò non significa, ovviamente, che dovete lasciare i vostri alimenti per tanto tempo ad una temperatura ambiente. Diciamo che il nostro consiglio è quello di metterli in frigo quando siano trascorse due ore; il tempo necessario, dunque, per farli raffreddare. Le uova, inoltre, non vanno mai tolte dal loro involucro prima dell’uso.
Altro aspetto da non trascurare riguarda l’uso di contenitori. Cercate di utilizzare recipienti puliti ed igienizzati che siano muniti di un coperchio. I contenitori possono essere anche ricoperti da una pellicola: l’importante è che non ci sia alcun contatto con l’aria. Gli alimenti potrebbero, infatti, perdere il proprio sapore. La carne e il pesce possono causare anche qualche problemino in più: qualche gocciolina potrebbe cascare sui ripiani inferiori. Vi è mai capitato? Ecco perché carne e pesce vanno messi nella parte bassa del frigo. Il contenitore con cibo, infine, non va mai messo a contatto con le pareti del frigo per evitare che l’alimento possa gelarsi completamente.
Termostato: come regolarlo?
La temperatura del termostato va regolata a seconda della stagione. Sarà sicuramente più fredda durante la stagione estiva se confrontata con l’inverno. Il frigo va comunque aperto solo quando è necessario: evitate di lasciare le porte aperte per lungo tempo. Prendete ciò che vi serve e chiudete il frigorifero quanto prima possibile. Il vano interno non va mai riempito oltremodo: troppi alimenti sono banditi. L’elettrodomestico, pieno di cibo e bevande, non riesce a mantenere costante la temperatura e a pagarne le conseguenze saranno proprio gli alimenti custoditi al suo interno.
Uno degli aspetti da prendere in considerazione quando si acquista un frigo è soprattutto la sua qualità. Ecco perché vi consigliamo sempre di controllare l’etichetta dell’articolo in modo da conoscerne le funzioni, i pregi e le principali caratteristiche. I vecchi modelli comportano un maggiore dispendio di energia elettrica e non sono in grado di assicurare una temperatura costante agli alimenti. Certo, è fondamentale cercare di risparmiare denaro e trovare una buona offerta sul mercato, ma occhio ai prodotti di qualità se intendete conservate nel migliore dei modi i vostri alimenti e mangiare bene a tavola!
Classifica dei migliori frigoriferi
Laureanda in Veterinaria, lettrice 'compulsiva' e appassionata di scrittura. Adoro arricchirmi quotidianamente di nuove conoscenze e fornire informazioni utili a chi voglia saperne di più su come arredare casa, scegliere gli elettrodomestici giusti e rendere più efficienti le proprie 'quattro mura'.