- 1 Congelatore: tipologie e caratteristiche
- 2 Come impostare la temperatura
- 3 I sistemi di raffreddamento
- 4 Congelatore no frost: cos'è e come funziona?
- 5 Tecnologia low frost: cos'è?
- 6 Quando e come effettuare lo sbrinamento?
- 7 Quale modello scegliere?
- 8 Consumi e prezzi: la tabella
- 9 Il congelatore non funziona bene: come intervenire?
- 10 Il congelatore elettronico e i frigocongelatori
- 11 I consigli per un uso corretto
- 12 I migliori prodotti
- 13 Congelare e surgelare gli alimenti
Il congelatore è uno degli elettrodomestici di cui non si può fare più a meno in cucina. Questo prodotto, infatti, consente agli alimenti di preservare le rispettive proprietà nutritive. Una soluzione ideale per chi fa uso soprattutto di cibi surgelati. In questa guida proveremo a soffermarci sulle funzioni e sulle caratteristiche di questi elettrodomestici, illustrandovi anche le modalità d’uso e le fasce di prezzo. Altro aspetto importante riguarda i consumi energetici dei freezer. Restate sintonizzati!
Congelatore: tipologie e caratteristiche
Al momento dell’acquisto ci troviamo già dinanzi ad una prima scelta: ne esistono, infatti, due tipologie. Possiamo optare per il congelatore orizzontale, detto anche “a pozzetto”, e per quello verticale noto come “ad armadio”.
- I congelatori orizzontali sono più grandi e sono adatti per essere installati soprattutto nelle cucine molto ampie. Questi prodotti possono essere spostati da una parte all’altra grazie all’ausilio delle rotelle. Rispetto agli altri modelli, questo consuma meno energia elettrica tramite l’apertura orizzontale che fa sì che ci siano meno perdite di freddo. Il congelatore orizzontale ha una capacità massima di 400 litri. Rappresentano una soluzione giusta per chi compra e mangia molti surgelati o tende a congelare una grossa mole di alimenti. Le dimensioni di questi elettrodomestici oscillano tra i 130 e i 160 centimetri in larghezza ma non è raro trovare anche articoli più piccoli. Il coperchio dei modelli orizzontali è chiuso da un lucchetto. Inoltre sono presenti anche delle cerniere per rendere più efficiente il raffreddamento degli alimenti riposti al suo interno.
- Il congelatore verticale, detto anche “ad armadio”, è caratterizzato da cassetti che possono essere estratti in modo da distribuire nel migliore dei modi i vari alimenti. Questi elettrodomestici sono molto profondi e presentano una larghezza massima di 60 centimetri. Sono alti, inoltre, tra i 160 e i 185 centimetri. Molto spesso, dato il loro aspetto estetico, possono essere collocati in prossimità di altri elettrodomestici, come ad esempio il frigorifero. Rispetto ai modelli orizzontali, quelli verticali consumano maggiore energia elettrica perché il tempo di apertura dei cassetti è più ampio e maggiore dunque è il dispendio di corrente. La sua capacità massima si aggira intorno ai 300 litri.
Come impostare la temperatura
Ogni congelatore presenta un quadro comandi che consente di regolare la temperatura all’interno del vano dell’elettrodomestico. I tasti sono posizionati sul cruscotto se possediamo un modello verticale, mentre sul coperchio se abbiamo in casa uno a pozzetto.
Il quadro comandi prevede la presenza di tre spie, ognuna delle quali è di un colore diverso. Ad ogni colore corrisponde un significato. Ci sono una spia verde, una rossa ed una arancione. La spia rossa indica un pericolo: vuol dire che la temperatura sta salendo oltre i -18 gradi e che la conservazione degli alimenti è dunque a rischio. Ci sono poi sul quadro comandi anche un tasto e un regolatore di temperatura.
Il termostato ha la funzione di regolare la temperatura e allo stesso tempo di lasciarla invariata. Se la spia verde è accesa significa che l’elettrodomestico funziona in modo corretto. Quando ad accendersi è la spia rossa, invece, c’è un problema: la temperatura che abbiamo impostato sul termostato e quella presente nella cella del freezer non corrispondono. Si è dunque verificato un guasto che va al più presto riparato per non compromettere la conservazione dei nostri alimenti.
Può capitare comunque che si accenda la spia rossa quando il congelatore viene messo in funzione per la prima volta o se lo riaccendiamo dopo un lungo periodo di stasi. Una volta raggiunta la temperatura impostata sul termostato, se non ci sono casi di malfunzionamento, la spia rossa si spegnerà e resterà accesa solo quella verde. La spia di colore arancione si accende quando intendiamo ottenere una congelazione rapida: significa che la temperatura scenderà ancora. Tale funzione viene attivata quando dobbiamo congelare una grande quantità di prodotti finora conservati ad una temperatura ambiente.
I sistemi di raffreddamento
Le tecnologie di raffreddamento si dividono in tre tipologie principali: statica, frost free e no frost. Proviamo insieme a scoprire le caratteristiche di ciascuna in modo da comprender al meglio la funzionalità di un congelatore.
- Il raffreddamento statico è quello tradizionale. Così per il frigorifero, anche per il congelatore, l’aria fredda si diffonde in modo naturale, causando così la formazione di brina sulle pareti dell’elettrodomestico. Va effettuata periodicamente la pulizia e l’operazione di sbrinamento.
- Il raffreddamento frost free è una tecnologia nuova: riesce a combinare il sistema statico con una valvola che è capace di espellere l’aria e la condensa. La brina si forma raramente e l’operazione di sbrinamento va eseguita, infatti, una volta ogni cinque anni.
- Il raffreddamento no frost è una tecnologia caratterizzata da una ventilazione forzata. Il freddo nel vano congelatore è secco e dunque non determina la formazione di brina. Con il sistema di raffreddamento no-frost non va eseguita l’operazione di sbrinamento né per il frigorifero, né per il congelatore.
Congelatore no frost: cos’è e come funziona?
Il sistema no-frost viene utilizzato sia per i frigoriferi che per i congelatori: si tratta di una tecnica di raffreddamento moderna che prevede il passaggio dell’aria nel vano congelatore mediante una rete di canali. Con tale tecnologia non si ha la formazione di brina in quanto l’aria fredda viene fatta circolare in modo omogeneo in tutti i reparti dell’elettrodomestico. Un passo decisamente in avanti rispetto alle vecchie e tradizionali tecniche di raffreddamento in cui il ghiaccio veniva a formarsi sulle pareti ed era necessario procedere ad un’operazione di sbrinamento manuale.
I modelli no-frost sono molto più spaziosi in quanto non si crea lo strato di brina e di ghiaccio presente nei vecchi modelli. Gli alimenti possono essere distribuiti nel modo migliore e la loro qualità verrà preservata maggiormente. I sistemi di raffreddamento no-frost assicurano anche un consumo inferiore di energia elettrica.
Una delle caratteristiche principali da prendere in considerazione, al momento della scelta e dell’acquisto, è sicuramente l’isolamento. E’ necessario, infatti, che tali elettrodomestici non abbiano alcun contatto con l’esterno in modo da poter funzionare in maniera efficiente. Occhio, allora, al materiale in cui sono stati prodotti questi articoli, allo spessore delle pareti, al coperchio e alle guarnizioni.
Maggiore è l’isolamento con l’esterno e migliore sarà la capacità del congelatore di conservare gli alimenti e di preservare le loro qualità nutritive. Ma come possiamo verificare che il nostro elettrodomestico sia dotato di un buon isolamento? Dobbiamo fare attenzione all’autonomia dell’elettrodomestico quando non è alimentato dall’energia elettrica. Se il tempo di risalita è alto, allora l’isolamento è altrettanto elevato. Ci sono alcuni prodotti che hanno un’autonomia di circa 70 ore.
Tecnologia low frost: cos’è?
Un’altra tecnologia utile per il processo di congelazione è quella “low frost“. Il termine deriva dall’inglese e significa poco ghiaccio. Si tratta di una tecnica impiegata da molti produttori per articoli di natura industriale. E’ diffusa soprattutto nei modelli a pozzetto. Tra le aziende che producono tali modelli ci sono la Electrolux, che ha introdotto la tecnologia low frost; la Rex e la Aeg.
Ma quali sono i punti di forza di questo sistema di raffreddamento? Proveremo a rispondere alla vostra domanda in modo da chiarire ogni dubbio. Con la tecnologia low frost viene diminuita, in primis, la possibilità che venga a formarsi la brina sulle pareti dell’elettrodomestico. Parliamo dell’80 per cento in meno rispetto ad un congelatore classico. Inoltre il circuito refrigerante appare più efficace nel procedimento di eliminazione dell’aria calda. In alcuni prodotti può capitare, invece, che il processo presenti degli ostacoli.
I modelli con sistema di raffreddamento low frost sono anche più capienti e riescono ad accogliere più alimenti in quanto sulle pareti della cella non c’è ghiaccio. Nei congelatori tradizionali, invece, le lastre di ghiaccio possono arrivare ad occupare così tanto spazio da rendere anche difficoltosa la distribuzione e la ricerca dei nostri cibi. Per tutti questi motivi non c’è necessità di effettuare lo sbrinamento in questi moderni apparecchi. Pare che tale operazione possa essere effettuata anche una sola volta ogni cinque anni. Più periodica invece nei modelli tradizionali.
La brina si viene a formare sulle pareti interne del congelatore quando l’aria fredda della cella entra in contatto con l’aria calda che proviene dall’esterno. Nei modelli caratterizzati da un sistema di raffreddamento classico il contrasto tra aria fredda e calda si verifica quando si apre lo sportello. In questi casi, infatti, l’aria fredda esce fuori e alla chiusura dello sportello l’aria calda ed umida tende ad entrare al’interno del congelatore.
Discorso completamente diverso per la tecnologia di raffreddamento low frost: in questi apparecchi c’è un contenitore, che viene paragonato all’airbag di una macchina, che funge da barriera, scongiurando dunque l’incontro tra aria fredda della cella e aria calda dell’ambiente esterno. Questo contenitore è ubicato sul fondo del congelatore ed è unito alla cella mediante una tubatura. Si tratta di un accessorio fondamentale in quanto riesce ad assorbire tanta aria fredda che verrà poi dispersa nella cella quando ce ne sarà bisogno.
Altri due aspetti fondamentali da prendere in considerazione quando si decide di acquistare un modello con tecnica di raffreddamento low frost sono rappresentati dalla valvola sottovuoto e dal condensatore integrato.
La valvola sottovuoto è in grado di cancellare qualsiasi possibilità di risucchio dell’aria. Un effetto presente nei modelli tradizionali quando si chiude lo sportello e risulta quasi impossibile riaprirlo dopo poco. A chi non è mai capitato? Bisogna sempre aspettare qualche secondo prima di tentare una seconda riapertura del congelatore. Il condensatore integrato, invece, serve a facilitare l’installazione del congelatore perché elimina ogni ingombro.
Quando e come effettuare lo sbrinamento?
Quando si viene a formare uno strato di brina nel vano del congelatore che supera i cinque millimetri, è il caso di intervenire. Bisogna procedere, infatti, con lo sbrinamento in modo tale che l’elettrodomestico possa continuare a funzionare nel migliore dei modi.
Non utilizzate mai oggetti appuntiti o coltelli per staccare il ghiaccio dalle pareti. Chi compie questa operazione può anche rischiare di forare il circuito del congelatore. In questo caso sono guai!
Come effettuare allora lo sbrinamento in modo coretto e sicuro? Il primo step consiste nello staccare la corrente elettrica. Si attenderà poi lo scioglimento del ghiaccio. Se in casa possediamo un modello verticale, il ghiaccio sciolto andrà a convogliare verso il basso. Nel caso dei modelli a pozzetto c’è invece un tappo che va svitato in modo tale che l’acqua possa defluire verso l’esterno. In entrambi i casi consigliamo di utilizzare una bacinella per raccogliere l’acqua. Chi ha invece un modello a pozzetto di capienza limitata (parliamo di 100 litri ad esempio) non potrà far defluire l’acqua attraverso il tappo e il canale ma dovrà procedere manualmente.
Quale modello scegliere?
Il consiglio che rivolgiamo ai potenziali acquirenti è quello di optare per i congelatori che presentano il simbolo a 4 stelle. Questi elettrodomestici possono, infatti, raggiungere una temperatura di 30 gradi sotto lo zero. Un ambiente, dunque, ideale per gli alimenti congelati: le proprietà nutritive non vengono mai alterate e soprattutto durante la fase dello scongelamento questi cibi non perdono molta acqua. La maggior parte di questi prodotti è anche dotata di un’area in cui poter avviare una congelazione rapida.
In vendita ci sono anche i congelatori a tre stelle: la temperatura, in questi casi, arriva a 18 gradi sotto lo zero. Questi apparecchi sono ideali per la conservazione di alimenti surgelati ma non sono molto consigliati per congelare i cibi. Negli ultimi anni molti produttori hanno inoltre sposato la tecnologia di raffreddamento “no frost”: la ventilazione consente all’aria fredda di circolare in modo costante in tutti gli scompartimenti e contrasta la formazione di brina e ghiaccio. Presenti all’interno del vano del congelatore pure delle resistenze che servono a far fronte all’umidità.
Uno dei fattori che influenza gli acquirenti al momento della spesa è sicuramente il dato relativo al consumo di energia di questo elettrodomestico. Bisogna sempre fare attenzione all’etichetta: qui ritroveremo la classe di appartenenza. Si parte dalla A e si arriva alla G. Le classi A, B e C assicurano un isolamento termico eccellente e consumi energetici più bassi. Occhio anche alla classe climatica, oltre che energetica. Se sull’etichetta troviamo il simbolo “T” significherà che l’elettrodomestico potrà funzionare correttamente quando la temperatura esterna raggiunge pure i 43 gradi. Se sull’etichetta c’è segnato “ST” allora il congelatore è ideale per zone che non superano i 38 gradi e se ci sono i simboli “SN” e “N” allora significa che l’elettrodomestico dovrà essere utilizzato in luoghi in cui il termometro non vada oltre i 32 gradi.
Non dimenticatevi pure di controllare che sia presente il marchio “IMQ” che identifica i prodotti realizzati secondo la normativa prevista . Si tratta, infatti, di una certificazione per l’Italia e per l’estero nel campo della sicurezza, della qualità e della sostenibilità Ci sono anche una serie di consigli che l’Imq ha voluto dispensare per chi intende acquistare e poi utilizzare il congelatore. Ve ne riportiamo di seguiti i più importanti:
- E’ preferibile optare per i modelli a sbrinamento automatico o semiautomatico: viene scongiurato l’inconveniente di dover interrompere il funzionamento dell’apparecchio che, riavviandosi, consuma più energia.
- Verificare sempre lo spessore delle pareti e della porta o del coperchio, evitando di comprare apparecchi troppo leggeri, perché disperdono maggiormente il freddo e, quindi, consumano di più.
- Prestare attenzione alla rumorosità. Il congelatore sta acceso continuamente, quindi è importante che sia silenzioso.
- Preferire i modelli dotati di tasto per il congelamento rapido degli alimenti.
- Collocare l’elettrodomestico nel punto più fresco della cucina e, comunque, lontano dalle fonti di calore o dalle finestre, facendo attenzione a lasciare uno spazio di almeno 10 cm tra la parete e il retro dell’apparecchio. Questi apparecchi possono essere collocati anche in cantina.
- Fare attenzione che la superficie sulla quale viene collocato il congelatore sia perfettamente in piano. Ciò vale, in particolare, per i modelli verticali. In caso contrario, con il passare del tempo, la porta non si chiuderebbe più perfettamente.
- Se l’apparecchio non è dotato di sbrinamento automatico, sbrinare le pareti interne quando lo strato di ghiaccio è di circa 5 millimetri di spessore. Uno spessore maggiore sottrae maggiore freddo all’interno (oltre a ridurre il volume disponibile).
- Almeno una volta l’anno, pulire il condensatore che si trova nella parte posteriore del congelatore e che serve a disperdere il calore prodotto dall’apparecchio. Ciò consente di conservare al meglio l’efficienza dell’elettrodomestico e di non far aumentare i consumi. Questa operazione va effettuata dopo aver staccato la spina.
- Controllare periodicamente che le guarnizioni di gomma della porta o del coperchio siano sempre in buono stato, avendo cura di sostituirle qualora appaiano consumate o schiacciate.
- Per la pulizia interna ed esterna, usare solo i prodotti consigliati nel libretto di istruzioni in quanto ogni materiale richiede detergenti specifici.
- Una volta l’anno, spegnere l’apparecchio, svuotarlo completamente e pulirlo con cura.
Consumi e prezzi: la tabella
Come per gli altri elettrodomestici, anche per i congelatori vale la stessa regola. Se un prodotto è efficiente, costa di più ma consuma di meno. I modelli di classe A consentono, infatti, di risparmiare anche la metà di energia elettrica in un anno. Ciò di conseguenza comporta anche una diminuzione del costo della bolletta elettrica.
I consumi e i costi di energia variano a seconda dell’appartenenza dell’elettrodomestico alla classe di efficienza energetica. Sostituire un vecchio congelatore con uno nuovo e più avanzato tecnologicamente conviene se intendiamo risparmiare denaro per il consumo di corrente. La spesa iniziale, infatti, verrà ammortizzata nel corso del tempo.
Nella tabella seguenti consumi e costi energetici di un congelatore verticale con sistema di raffrescamento
CLASSE | CONSUMO kWh/anno | COSTO ANNUALE PER L’ENERGIA ELETTRICA |
---|---|---|
A+++ | Inferiore a 143 | Mega сайт Inferiore a 26 euro |
A++ | Da 212 a 143 | Da 38 A 26 euro |
A+ | Da 283 a 213 | Da 51 a 38 euro |
A | Da 354 a 284 | Da 64 a 51 euro |
Il congelatore non funziona bene: come intervenire?
Cosa succede se il congelatore non funziona bene? Evitate gli attacchi di panico. C’è sempre una soluzione ad ogni problema. Noi diremo di partire dall’operazione più semplice: provate a sbrinarlo. Svuotate tutti gli scompartimenti e fate in modo che il ghiaccio possa sciogliersi. Potrebbe essersi otturato qualche tubo e dunque l’elettrodomestico potrebbe non funzionare nel migliore dei modi.
Se il guasto persiste, controllate che il vano del congelatore non sia troppo pieno. Non bisogna mai andare oltre la capienza indicata sull’etichetta del freezer. Attenzione anche alle guarnizioni: non devono mai essere danneggiate perché lo sportello deve aderire perfettamente in modo che ci sia un isolamento perfetto dall’esterno.
Altra possibile causa del malfunzionamento potrebbe essere un collegamento errato del termostato, alla batteria scarica o alla necessità di dover ridurre la temperatura in quanto è cambiata la stagione. Se il termostato non funziona bene, la serpentina può danneggiarsi e l’elettrodomestico potrebbe non essere in grado di riconoscere la giusta temperatura. Ecco allora che il congelatore si surriscalda e si consuma tanta energia elettrica.
Se il congelatore ancora non funziona, allora bisognerà dare un’occhiata alla scheda elettronica. Il primo passo da fare è verificare che funzioni: togliete la corrente, smontate la scheda per controllare possibili bruciature. Se non ci sono anomalie, potrebbe trattarsi di una scheda elettronica difettosa. Non vi resta che sostituirla e vedere se il congelatore riprenderà a funzionare normalmente. Qualora non foste in grado di effettuare tali verifiche, il consiglio è quello di rivolgersi a persone competenti ed esperte.
Il congelatore elettronico e i frigocongelatori
Negli ultimi anni, con l’avanzare della tecnologia, stanno ottenendo un forte riscontro tra i consumatori anche i congelatori elettronici. Questi elettrodomestici sono caratterizzati da funzioni e da accessori aggiuntivi rispetto ai modelli tradizionali. Non ci sono sbalzi termici e la temperatura appare regolata nel migliore dei modi. Di conseguenza gli alimenti sono conservati bene. Un sensore termico, presente, all’interno di tali prodotti, consente di individuare possibili cambiamenti di temperatura ed eventualmente li corregge.
Come avviene tutto ciò? Il sensore, prendendo come punto di riferimento la temperatura esterna ma anche il numero di alimenti presenti nel vano del freezer, ha la funzione di coordinare e gestire il funzionamento del compressore. Il consumatore può verificare la temperatura attraverso un display esterno. Con i modelli elettronici, inoltre, viene bloccata l’operazione di congelamento rapido nel momento in cui gli alimenti raggiungono la giusta temperatura.
Questi elettrodomestici risultano di qualità superiore rispetto ai classici modelli perché sono in grado di accertare possibili sbalzi di corrente o anche l’interruzione di energia elettrica. Un dato molto utile soprattutto quando il guasto alla linea elettrica dura parecchie ore. Sono tutte queste funzioni aggiuntive a fare in modo che i congelatori elettronici abbiano un costo superiore rispetto ai modelli tradizionali.
I frigocongelatori sono prodotti nati dalla fusione di un frigorifero e di un congelatore. Sono noti anche con il nome di elettrodomestici combinati. All’interno di un unico prodotto ci sono tutte le funzioni di entrambi gli apparecchi. Chi ne acquista uno, punta ad ottenere un risparmio di natura economica e di consumi energetici. Altri vantaggi offerti da questa opzione sono quelli legati allo spazio: un solo elettrodomestico occupa meno superficie di due elettrodomestici separati.
I consigli per un uso corretto
Chi possiede in casa un congelatore, deve puntare anche a farlo durare quanto il più possibile. Per assicurare al nostro elettrodomestico una vita più lunga bisogna seguire alcuni accorgimenti. Solo rispettando delle regole possiamo garantire al nostro freezer una corretta funzionalità, nonché una conservazione ottimale dei nostri prodotti.
Una delle prime norme da rispettare riguarda la conservazione degli alimenti: i cibi che dobbiamo congelare non devono subire troppi cambiamenti di temperatura. Sia che siano cotti che crudi bisogna fare attenzione a posizionarli nel vano del congelatore quando sono già freddi. Altro aspetto importante riguarda la quantità delle pietanze: non dobbiamo mai riempire oltre modo il vano del congelatore. Per evitare questa circostanza, dobbiamo prendere in considerazione l’etichetta dell’elettrodomestico: qui sulla scheda tecnica dell’elettrodomestico viene indicata la capienza massima. Mai andare oltre, mi raccomando.
Se dobbiamo congelare nelle 24 ore, teniamo conto anche delle capacità del prodotto che abbiamo in casa. Il principio generale interessa circa 5 chili per una capienza di 100 litri. Nel caso in cui il modello non avesse un sistema di raffreddamento no-frost, si dovrà procedere con lo sbrinamento almeno due volte all’anno. Attenzione a quando riponete gli alimenti e le pietanze nel vano del congelatore: non vanno mai messi in contatto l’uno con l’altro altrimenti si rischia che possano cedersi il calore tra loro.
I migliori prodotti
Sono numerosi i prodotti presenti sul mercato. Tra le principali aziende produttrici di congelatori spiccano la Ariston; la Zoppas; la Rex Electrolux; la Whirpool. Tutte vendono modelli verticali, orizzontali, frigocongelatori combinati. Insomma una vasta gamma di prodotti che consente all’acquirente di poter effettuare la scelta giusta in base alle proprie necessità e a quelle della sua famiglia. Il costo varia a seconda della marca, delle caratteristiche tecniche e delle funzioni degli articoli in vendita.
Congelare e surgelare gli alimenti
I prodotti surgelati e congelati fanno ormai parte della nostra quotidianità. Ma è importante seguire determinate precauzioni affinché gli alimenti vengano conservati nel migliore dei modi ed arrivino perfettamente sulle tavole dei consumatori. Il primo passo è quello di distinguere i termini “surgelare” e “congelare”. Non sono affatto la stessa cosa nonostante questi due verbi vengano spesso utilizzati in modo errato come sinonimi.
Con la parola surgelamento si fa riferimento a quel processo attraverso cui i prodotti alimentari riescono a raggiungere temperature molto basse grazie ad alcuni macchinari di natura industriale. Si arriva addirittura a raggiungere una temperatura di – 80 gradi centigradi fino poi ad arrivare a -18 gradi. Tale procedimento avviene rapidamente: all’interno dei vari alimenti si vengono, infatti, a creare delle lastre piccole di ghiaccio che consentono poi al cibo di restare inalterato una volta che sarà scongelato.
Diversa invece la procedura di congelamento. In questi casi il procedimento ha inizio quando mettiamo nel freezer di casa un alimento. Una pratica comune a tutti e che per alcuni ha anche una cadenza quotidiana. Il freezer classico, abbinato al frigo, raggiunge temperature tra i –6 e –18 gradi centigradi. Rispetto alla fase del surgelamento le lastre di ghiaccio verranno a formarsi in modo più graduale. I cristalli saranno, infatti, di dimensioni maggiori se confrontati a quelli sorti durante il procedimento di surgelamento. Nel momento in cui scongeliamo gli alimenti ci sarà una perdita d’acqua e purtroppo andranno via con i liquidi anche alcune sostante nutritive degli alimenti. C’è da dire, comunque, che non solo i prodotti surgelati dalle grandi industrie assicurano una giusta conservazione dei cibi. Ci sono anche delle procedure che possono essere fatte tra le nostre quattro mura.
Ma perché è vantaggioso congelare gli alimenti? I cibi tendono a conservarsi più a lungo e ciò ci dà l’opportunità di poterli utilizzare nel corso dell’anno. Possiamo ad esempio riporre in freezer alcuni alimenti che sono reperibili soltanto in precisi periodi come alcuni frutti o parte della selvaggina.
E’ possibile inoltre congelare anche una grossa quantità di cibi perché magari ne abbiamo comprati tanti o all’ingrosso e intendiamo, dunque, consumarli nel tempo e in modo graduale. Nel congelatore possiamo anche riporre piatti cotti, come sughi e carne, e scongelarli quando sarà necessario o quando non avremo tanto il desiderio di cucinare. Capita, no? Insomma i motivi che ci spingono a congelare gli alimenti sono vari. La cosa importante è tenere conto di tutti questi accorgimenti per evitare di fare danni.
Altro aspetto da non trascurare riguarda proprio il nostro congelatore. Se intendiamo farne uso, dobbiamo conoscerlo bene. Prendete la scheda tecnica del vostro elettrodomestico e leggete quelle che sono le sue caratteristiche e le funzioni principali. Riporre gli alimenti alla rinfusa e non conoscere niente del nostro congelatore non è la cosa giusta da fare.
I modelli in vendita sono di diverse tipologie: ci sono quelli abbinati al classico frigorifero ma anche modelli molto più spaziosi e dalla capienza superiore. Questi ultimi articoli lavorano autonomamente rispetto al frigo e raggiungono anche una capienza di 800 litri.
Tutti i congelatori, sia che siano autonomi che integrati, sono comunque caratterizzati da un simbolo grafico che è appunto la stella. Con questo simbolo possiamo conoscere la temperatura ideale del freezer e il tempo previsto per la conservazione degli alimenti. Ci sono alcuni elettrodomestici capaci di conservare gli alimenti fino ad un anno; altri, invece,che possono preservare le qualità nutritive dei cibi per una settimana al massimo. Poi sarà il caso di scongelare i prodotti e di mangiarli prima che possano andare a male.
Tutti i congelatori possono conservare i prodotti surgelati che compriamo nei supermercati. Soltanto gli elettrodomestici contrassegnati dal simbolo delle quattro stelle possono invece congelare per bene gli alimenti freschi e preservarne le proprietà nutritive.